Sette idee per Pasquetta in Liguria

Ecco sette idee, sette consigli per Pasquetta in Liguria: dalla classica gita fuori porta alla scoperta di borghi e villaggi dell’entroterra a suggerimenti per itinerari storici e del gusto.

Pasquetta a Realdo, il borgo dimezzato

Tutti conoscono “Il visconte dimezzato“, nato dalla fantasia di un grande scrittore ligure, Italo Calvino. Ma pochi sanno che in Liguria, nell’estremo ponente, poco lontano da Triora, esiste anche un borgo dimezzato: Realdo. Come Medardo, anche Realdo è stato diviso dalla guerra. Faceva parte di un grande comune, quello di Briga Marittima. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, con la firma del Trattato di Pace del 1947, Briga Marittima fu smembrata in tre centri. Alla Francia andò l’area dell’Alta Valle Roja, che diventò il comune di La Brigue, al Piemonte il Comune di Briga Alta, mentre la frazione di Realdo in alta Valle Argentina, fu data al comune di Triora.
La spartizione fu una dolorosa serie di addii e separazioni, ma nonostante questo, la civiltà brigasca, che da millenni abita la zona, restò compatta e ricca di tradizioni. In quell’area di pochi chilometri quadrati si parlano infatti tre lingue: italiano, francese e brigasco, minoranza linguistica riconosciuta dalla comunità europea. Per la sua spettacolare posizione appollaiato su una roccia, Realdo viene chiamato “‘r ni d’aigura”, il nido dell’aquila.

Realdo
Realdo

A Verezzi, tra pirati e grotte preistoriche

Ci si può innamorare a prima vista di Verezzi: superati i tornanti che vi allontano dal mare e dalla vivacità del centro di Borgio, entrerai in un borgo silenzioso, dove non transitano macchine per le vie lastricate in pietra.
Si narra che i pirati saraceni per primi si innamorarono di questo paesaggio e abbandonarono i loro traffici per ritirarsi a vivere qui. Questo spiega l’origine saracena di uno dei Borghi più belli d’Italia, sicuramente della Liguria.
Le case si distinguono soprattutto per i loro tetti a terrazza, con una struttura urbanistica medioevale. ma di chiara influenza araba. Sulle terrazze sul golfo sorgono tanti ristorantini, dai più semplici ai più eleganti, dove si possono gustare i sapori della cucina locale. Un piatto tipico sono le lumache alla verezzina preparate con una lunga procedura che ne esalta il gusto. Prodotto locale tipico è il cappero. In piazza S. Agostino, un balcone affacciato sul mare, si svolge dal 1967 un evento di grande richiamo per tutta Liguria e non solo: il Festival teatrale di Borgio Verezzi.
Il borgo sembra letteralmente scavato nella roccia con le sue creuze, vecchie mulattiere che portavano i carri fino al mare dalle valli circostanti e meritano la visita le Grotte di Borgio Verezzi, tra le più colorate d’Europa, un emozionante interessante percorso guidato tra stalattiti, stalagmiti e laghetti.

grotte di Borgio Verezzi
grotte di Borgio Verezzi

Il parco dell’Asinolla

Vacanze di Pasqua tra natura, relax, divertimento e tante attività con gli amici animali al Parco Asinolla di Pietra Ligure.
Tra trekking con gli asinelli e pic-nic sui prati, il parconatura sulle colline è pronto ad accogliere grandi e piccini con Susanna, Giorgina, Patù, Wafer e gli altri asinelli ospiti fissi.
https://www.asinolla.it/

Asinolla Pietra Ligure
Asinolla Pietra Ligure

Un tour nella Genova del Medioevo

Negli anni centrali del medioevo, tra il X e il XV secolo, Genova divenne una tra le città più importanti del Mediterraneo. Una storia eccezionale: crociati, mercanti, ambasciatori, artigiani e dogi, ecco come nacque il mito della Superba. Se le fonti storiche sono conservate prevalentemente presso l’Archivio di Stato genovese, un giro per Genova può aiutarti a scovare le vestigia della città medioevale. Che sono davvero molte! Ecco un itinerario in sei tappe, per leggere la storia su monumenti, chiese, musei.

genova-medioevo
Genova nel Medioevo

Le focaccette di Megli

A Megli, frazione di Recco, immersi tra gli uliveti, a Pasquetta c’è la Sagra delle Focaccette. Per tutta la giornata vengono preparate e confezionate sul posto da personale volontario della parrocchia, una cinquantina di persone, oltre tremila focaccette, per la preparazione delle quali occorrono circa 400 chili di farina e 200 di stracchino. Poi le prelibatezze vengono cotte in un padellone di circa due metri di diametro, davanti al pubblico in festa. Il padellone contiene circa 150 litri d’olio per ogni turno di frittura. La preparazione, confezione, frittura e distribuzione delle focaccette avviene sia dal punto di distribuzione del padellone, sia da quello nelle vicinanze del campetto di calcio. La squadra dei volontari è un gruppo affiatato e molto attivo di circa 80 persone che riescono ogni anno ad accontentare un numero sempre maggiore di turisti che per tale occasione raggiungono la collina di Megli dalla quale si gode anche un ottimo panorama sul golfo.

Focaccette di Megli (Recco)
Il padellone delle Focaccette di Megli

Da Riva Trigoso a Moneglia

Un trekking alla scoperta del territorio fra Riva Trigoso e Moneglia offre un paesaggio ricco di spunti e di panorami: con i cantieri navali, la torre di Punta Baffe e scenari a picco sul mare. Un percorso molto scenografico ma non frequentatissimo e aperto a tutti. All’arrivo a Moneglia, il giusto premio: nel borgo il 1 aprile si tiene la tradizionale mostra-mercato dell’olio d’oliva e si potranno assaggiare specialità a base d’olio extravergine d’oliva, visitare frantoi e imparare tutto sulla cultura dell’olio.

Moneglia borgo Liguria
Moneglia

Trekking di Pasqua e Pasquetta alle Cinque Terre

Pochi luoghi come le Cinque Terre, l’estremità orientale della Liguria, offrono la possibilità di praticare percorsi all’aria aperta. Pasqua è forse il periodo più bello per godere dei panorami, dei colori e dei Sapori di questi luoghi che si dimostrano adatti a tutte le possibilità ed esigenze. Per chi vuole itinerari de sacro, che possano unire il trekking alla fede religiosa, il tratto da Portovenere alla Via dei Santuari delle Cinque Terre, corre sulle vie dei santuari principali della zona: dalla Spezia dove nell’antico Oratorio di S. Bernardino  il Museo Diocesano  ripercorre la storia del cristianesimo, al Santuario di Nostra Signora dell’Olmo a Fabiano Alto, alla splendida chiesa di San Pietro a Porto Venere, alla Madonna Bianca di San Lorenzo a Nostra Signora di Montenero a Riomaggiore, posto a più di 300 metri di altezza dalla costa, proteso sul mare. Questi e altri in questo speciale itinerario, senza dimenticare di programmare una sosta a Monterosso per assaggiare le famose acciughe o a Vernazza per un bicchiere di Sciacchetrà o di vino bianco locale

santuario di Montenero
Santuario di Montenero