Che fare a Ferragosto? Ecco i luoghi della Liguria che non ti aspetti!
Che fare a Ferragosto? Borghi, luoghi segreti, tradizioni antiche per un Ferragosto davvero sopra le righe
Se lo chiedono tutti. Dopo “siamo soli nel cosmo?”, “Chi ha rubato la marmellata?” e “Che fine ha fatto Roger Rabbit?” la domanda più famosa dell’estate è “Cosa fai a Ferragosto?”
Da sempre, dai tempi dell’Imperatore Augusto, che istituì la festività nel 18 a.C. (Feriae Augusti, il riposo di Augusto), attorno alla metà di agosto l’aria si sospende. Ci si appiccica come non mai a tv e radio, giornali e oggi i social impazziscono: tutti cercano qualcosa di originale, di straordinario, di unico da fare per Ferragosto.
Ecco qualche idea particolare, piccole cose straordinarie della nostra Liguria che magari ancora non sapete. Da ponente a levante, borghi da visitare, luoghi poco conosciuti, tradizioni, prelibatezze che valgono una gita fuori porta, un tuffo per una feria degna dell’Imperatore Augusto.
Le bocce quadre a Realdo
Conosci le terre brigasche? Un bel modo per scoprirle è andare a Realdo a Ferragosto: un borgo di confine (in pochi km siamo in Francia) poco lontano da Triora in provincia di Imperia dove si tiene ogni anno il Torneo di Bocce quadre, speciali bocce cubiche, adattissime a giocare a petanque tra le pendenze e le pietre dei caruggi. Fu Jean Francois Lanteri da Nizza, originario di Realdo, ad importare questo speciale gioco nato a Cagnes sur Mer nel 1980. Il successo è stato immediato!
Dolcezze e amore a Dolcecqua
Sapete come si chiama il dolce tipico di Dolceacqua? La Michetta, sì, un dolce che ricorda proprio quella cosa che state pensando. Fu creato dalle donne del Paese per ricordare il sacrifico di Lucrezia, bellissima sposa cui il terribile Marchese Imperiale Doria, impose lo Jus Primae Noctis: ogni sposa doveva passare la prima notte con lui. Assaggiatelo, dopo aver attraversato il bellissimo borgo che stupì Monet.
La Cucina bianca
Conosci la Cucina bianca? No, non è solo una dieta, è una vera e propria cultura!
Si tratta di un particolare cultura alimentare nata lungo le pendici delle Alpi Marittime, in cui la transumanza agricola e pastorale univa un tempo le popolazioni della montagna ligure, cuneese e delle valli occitane, sviluppando una singolare gastronomia fatta di farinacei, latticini, ortaggi poco colorati come le patate, i porri, l’aglio, le rape e di prodotti spontanei dei boschi e dei prati. La definizione “Cucina bianca” deriva dal suo colore dominante, il bianco, dal candido latte appena munto, alla ricotta, all’avorio del burro e dei formaggi più stagionati. Per assaggiarla, raggiungi le pendici di Monte Saccarello, a Mendatica e a Montegrosso Pian Latte, tra Liguria e Piemonte.
Il Pigato e la sua festa
Sapevi da dove arriva il Pigato?
Il Pigato è un ottimo vino bianco prodotto nella zona di Albenga. Giunse probabilmente in Liguria dalla Grecia da una delle colonie genovesi nell’Egeo, nel Medioevo. Se vuoi assaggiarlo, non c’è occasione migliore che Sagralea, dal 13 al 17 agosto 2024 a Salea d’Albenga.
Incursioni, fare Arte non conflitti – Forte di San Giovanni a Finale Ligure
Fino a domenica 22 settembre, la seconda edizione della mostra “sperimentale” INCURSIONI conquista gli spazi del Forte di San Giovanni di Finalborgo, accompagnando i visitatori ad un’importante riflessione sui conflitti e sulle divisioni che caratterizzano drammaticamente il mondo di oggi. Attraverso le opere degli studenti, dieci per ogni accademia coinvolta, l’arte si fa infatti portatrice di relazioni e di ragionamenti sulla realtà che ci circonda attraverso approcci creativi differenti e unici nel loro genere.
San Rocco e il cane
Vi piacciono i cani? Volete sentire delle storie straordinarie di cani che hanno salvato i loro padroni e di persone che hanno salvato i loro amici a quattro zampe? Allora il 16 agosto dove andare al Premio Internazionale Fedeltà del Cane a San Rocco di Camogli.
Il 16 agosto, nel giorno della Festa Patronale di San Rocco, il Premio Internazionale Fedeltà del Cane premierà i cani protagonisti di azioni di coraggio e le persone che hanno compiuto gesti di bontà in favore dei cani. La manifestazione, ideata da Don Giacobbe e Giacinto Crescini nel 1962, è ormai un classico dell’estate, giunta alla sua 62° edizione.
San Rocco, il santo con il cagnolino, è celebrato anche a Moneglia con una festa al Passo del Bracco.
La Torta Fieschi
Sai che potresti trovare l’anima gemella semplicemente mangiando una fetta di torta?
Il 12 agosto a San Salvatore dei Fieschi, Medioevo nel borgo e Sagra del Contado: dalle 16 antichi mestieri, giullari e botteghe come nel 1200; dalle 19, Sagra del Contado, sapori e saperi della tradizione
Il 13 e 14 agosto a Cogorno e a Lavagna c’è l’Addiu du Fantin e la Torta dei Fieschi: la rievocazione dello sfarzoso matrimonio tra Opizzo dei Conti Fieschi e Bianca dei Bianchi, una potente famiglia delle terre di Levante, che nel tredicesimo secolo aveva raggiunto il culmine del suo splendore, facendone protagonista Opizzo Fiesco.
Il 13 agosto la festa entra nel vivo con l’Addiu du Fantin: un addio al celibato in chiave medievale durante il quale il conte Opizzo Fieschi festeggia l’ultimo giorno da celibe prima di convolare a nozze con la bellissima Bianca Dei Bianchi. A San Salvatore di Cogorno la serata si caricherà d’emozione: non appena il Conte Opizzo arriverà a cavallo, verso le 18, si aprirà il banchetto medievale, le danze, le sfide tra gli armigeri.
Il 14 agosto il momento clou a Lavagna: la gigantesca Torta di Nozze e il gioco delle coppie: con la torta si assegnano dei cartoncini colorati, (rosa per Lei, azzurro per Lui) e chissà che non si trovi il proprio corrispondente cioè stessa parola, colore diverso…
Nuove Terre di genio
Fino a lunedì 26 agosto 2024, il Festival Nuove Terre, ricco di poesia, arte, cultura e musica: giunto alla XII edizione porta spettacoli di arti performative e artisti tra la provincia di Genova e il levante ligure. Da Framura a Bonassola, da Sestri Levante a Levanto, Brugnato, Varese Ligure a Moneglia e altri: il festival abbraccia alcune delle località più affascinanti della regione con una serie di spettacoli dal vivo.
La Madonna Bianca
Sai che a Porto Venere c’è un’icona miracolosa? La sera del 16 agosto 1399 tale Luciardo notò che l’annerita icona mariana davanti alla quale era solito pregare stava riprendendo colore. Le mani della Vergine si stavano giungendo in preghiera e tra le mani del Figlio comparve un invito alla conversione. L’immagine, un dipinto a mezzaluna su pergamena, verrà venerato nella festività religiosa dedicata alla Madonna Bianca, il 17 agosto, in cui il borgo si riempirà di piccoli lumini, per tutto il faraglione fino alla Chiesa di San Pietro: uno spettacolo davvero magico.