Tra Punta Crena e Capo Noli: alla scoperta delle loro grotte affacciate sul mare

La Riviera di Levante in Liguria offre al visitatore splendide falesie a picco sul mare: da Camogli al Golfo dei Poeti si susseguono una serie di promontori, punte e balze rocciose che si tuffano in acqua, più o meno elevate.
Anche il Ponente Ligure ha i suoi lembi selvaggi affacciati sul mare: tra Spotorno e Varigotti alte rocce calcaree toccano la costa, tanto che il toponimo Malpasso sta proprio ad indicare quanto fosse difficoltoso spostarsi tra le due località.
Oggi la Via Aurelia taglia la parete e supera per mezzo di qualche galleria le asperità che si incontrano presso Capo Noli, ma in passato il transito era possibile solo nell’immediato entroterra.
L’aggettivo che racconta meglio il paesaggio lungo l’escursione è “solare“: si procede nella macchia mediterranea o su rocce assai chiare che riflettono la luce del sole. Non lontano da Varigotti, in splendida posizione, incontriamo anche una chiesa antichissima, San Lorenzo. Sulle chiare mura dell’edificio è facile notare dei bellissimi fiori viola, presenti solo qui e nel Finalese e in nessun altro luogo al mondo: si tratta della Campanula a foglie uguali, facilmente riconoscibile da chi ha letto i pannelli naturalistici posti all’inizio dell’itinerario.
Una ripida traccia conduce ad una grotta: si tratta della Grotta dei Falsari o dei Briganti. Il nome deriva proprio dall’epoca nella quale il transito era relegato a questo tortuoso sentiero: in particolare si narra che questo anfratto fosse il nascondiglio segreto dei furfanti che lo utilizzavano come magazzino. L’accesso alla grotta, affacciata sul mare, è in discesa. La cavità presenta un’ampia apertura verso il mare: uno spettacolare balcone sulla costa dal quale filtra la luce.

In prossimità della partenza dell’itinerario, presso Punta Crena (promontorio che delimita ad occidente la Baia dei Saraceni) incontriamo i ruderi di un castello e di una torre di avvistamento contro i pirati saraceni.

Le origini della Chiesa di San Lorenzo risalgono ad una fase paleocristiana datata al III – IV secolo. Nel 1944 fu gravemente danneggiata da una bomba sganciata dall’aviazione inglese. Oltre la Chiesa vi è un muro che raccoglie alcuni pittoreschi ex–voto riferite a disavventure legate alla navigazione (Mausoleo Cerisola). Lungo la parte alta dell’itinerario, con una breve deviazione, si tocca la “Torre delle Streghe”, costruita nel XVI secolo presso il confine tra Noli e Varigotti, all’epoca località nemiche: Noli fu alleata della Repubblica Genovese, Varigotti appartenne al Marchesato dei Del Carretto. Altri ruderi presenti lungo il percorso sono: le tre chiese di San Lazzaro, San Michele e Santa Margherita e l’Eremo del Capitano D’Albertis.

La località Semaforo, posta a 275 metri sul livello del mare, ospita una stazione meteorologica. In passato era un punto di segnalazione e riferimento per la navigazione.