9 luoghi dove cercare i funghi in Liguria
Delizie del palato e bontà del territorio: ecco 9 luoghi dove cercare i funghi in Liguria
Ad un certo punto tutti ne parlano. La notizia corre. Al bar, sull’autobus, in ufficio: nascono i funghi!
Ma dove cercarli? E, soprattutto, dove trovarli? I funghi non li troverete su Google Map e tantomeno sui social network, bisogna andare a cercarli nei boschi.
In Liguria è abbastanza facile: ben il 73 % del territorio è coperto dal verde; la Liguria è la regione italiana a più elevato indice di boscosità.
Ma… castagni? Faggi? Sughereta? Quali boschi preferire, quali versanti? E la luna? C’è chi dice che la “buttata” dei funghi, avvenga nell’ ultimo quarto di luna, chi dice a luna crescente: quello del fungaiolo è un mestiere un po’ iniziatico, sciamanico, di contatto con la natura.
Ci pensiamo noi ad aiutarvi, con qualche piccolo suggerimento. Se poi ne trovate, ecco qualche ricetta per cucinarli.
Attenzione alla salute: ecco dove farli controllare
Però, fai attenzione: a volte è semplice confondere un fungo velenoso e uno commestibile. Una volta raccolti, falli controllare. Qui tutte le informazioni sul controllo micologico delle ASL Liguri.
Attenzione anche alle aree dei consorzi per la raccolta dei funghi in cui sono necessari tesserini, in Liguria sono 34.
Occorre poi rispettare le regole: il limite massimo di raccolta è di tre chili al giorno per persona; no a borse di plastica o zaini chiusi ed è vietato andare nei boschi con rastrelli e uncini; meglio non raccogliere gli esemplari con misura del cappello inferiore a 4 centimetri e ricordarsi di pulirli con un coltello sul luogo prima di riporli nel cestino: si conserveranno meglio e se ne spargeranno le spore nel bosco favorendo la ricrescita. Conviene rispettare le regole del bosco, anche perché si rischiano sanzioni, oltre alla confisca del prezioso raccolto!
Per andare a funghi nelle zone interessate dalla Peste Suina Africana i cercatori dovranno osservare particolari raccomandazioni di biosicurezza.
Ecco, da ponente a levante, qualcuno dei tanti i luoghi dei funghi in Liguria.
1. L’estremo ponente e le Alpi Liguri
Il ponente estremo è un terreno fertile per i fungaioli: si dice infatti che i francesi siano poco inclini alla raccolta e quindi la concorrenza è per lo più italiana. Se vi addentrerete nelle Alpi Liguri, nei boschi attorno a Pigna, stupendo borgo medioevale, o Castelvittorio, famoso per il prelibato “Turtùn”, su, fino a Passo Muratone troverete foreste a non finire. Da lì parte anche l’Alta Via dei Monti Liguri, una vera e propria A10 della natura.
2. Valle Argentina
I boschi attorno a Triora hanno qualcosa di magico. Sarà per la varietà di essenze e di ambienti, si va dalle faggete ai larici, dai boschi ai pascoli alpini, oppure per il sovrapporsi di culture, dagli italiani ai francesi, dai liguri ai brigaschi. Culture che hanno sempre vissuto in contatto col bosco e che i funghi li sentivano “crescere”.
Basta avventurarsi a Carmo Langan o a Monte Ceppo, nella straordinaria foresta di Gerbonte, oppure sulla strada che porta al passo della Guardia o lasciarsi trasportare dalla SP81 fino a Realdo, il nido d’aquila. Alla fine sarete soddisfatti comunque: se non si troveranno funghi, almeno si godrà del panorama.
3. Valle Arroscia
La Valle Arroscia, nell’immediato entroterra di Imperia, a cavallo tra Piemonte e provincia di Savona, è sede di boschi molto antichi, come quello di Rezzo, borgo nel verde, decorato in ardesia dai lapicidi medievali, con una faggeta straordinaria da percorrere sull’Alta Via dei Monti Liguri. E se Aquila di Arroscia è famosa per i prelibati ovuli, Pieve di Teco è un centro storico millenario, mentre, Mendatica è la porta della montagna, zone prossime ai pascoli dove spuntano le mazze di tamburo. Ma prima, sosta a Pornassio per bere un bicchiere d’Ormeasco.
4. Alta val Bormida Bardineto e Calizzano
A Bardineto, spesso la natura è generosa con chi si avventura nei boschi. La loro conformazione, le condizioni meteo e l’insolazione, a partire da fine estate, favoriscono lo sviluppo delle fungaie e in molti tornano festosi nel borgo con le gerle cariche di porcini e galletti. Tanto che la Nuova Pro Loco Bardineto, ogni anno organizza la Festa nazionale del Fungo d’Oro, che richiama appassionati, buongustai e turisti da tutta Italia.
Anche Calizzano, nell’alta val Bormida, quasi al confine tra la Liguria e il Piemonte, nasconde fungaie eccezionali, tra grande faggeta del Colle del Melogno e la foresta detta della Barbottina ricca di alberi secolari.
5. In cerca di funghi sul Beigua
Le pendici settentrionali del Monte Beigua offrono valloni umidi e poco esposti, perfetti per lo sviluppo dei funghi.
Piampaludo, Urbe e Sassello, luoghi famosi per la frescura estiva e la villeggiatura, hanno un bel territorio ricco di fitti boschi di querce e di castagni. Nella foresta della Deiva l’autunno arriva con i funghi e con colori straordinari.
6. Genova e le sue valli
Nell’entroterra sconfinato di Genova l’autunno nasconde molte squisite sorprese. Da ponente a levante si trovano boschi ombrosi e umidi.
In Valle Scrivia, a Busalla, Ronco Scrivia, Casella e Crocefieschi basta poco per inoltrarsi in boschi profumati di porcini.
In Valle Stura, a Masone, Campo Ligure, Rossiglione, il Monte Orditano, il Monte Taccone e il Monte Leco, sono zone di boschi di castagno dove è possibile trovare ovuli e porcini.
La Valfontanabuona nella sua parte alta, è poco frequentata e ricca di boschi, la vecchia SP 77 è un luogo selvatico di cui la natura si sta riappropriando. Lumarzo, Pannesi, Tassorello, Boasi e Ne sono famosi luoghi da funghi.
In Valtrebbia, sotto i castagni, si può trovare qualcosa di raro. Seguendo la SS45 arriverete a Montebruno sede di una nota Festa del fungo e poi a Rovegno dove molto pregiato è il “barbexin”, chiamato anche “grifone”, “grifola” e “ramassun”: un fungo che si sviluppa sui castagni tagliati di recente, che può raggiungere dimensioni ragguardevoli e preparato sott’olio è squisito.
7. Val d’Aveto
La Val D’Aveto merita un capitolo a sé: è un vero polmone naturale dove respirare e scoprire gusti unici in ogni stagione.
D’autunno la sua copertura boschiva ne fa uno dei luoghi prediletti per i fungaioli. Partite da Santo Stefano d’Aveto e avrete sempre davanti a voi boschi sconfinati per le vostre ricerche, dalle Foreste demaniali delle Lame, al monte Penna, al monte Zatta su, fino a sconfinare in Emilia Romagna al passo del Tomarlo. Soddisfazioni per i fungaioli più incalliti. Ma attenzione alle norme del Parco dell’Aveto.
Domenica 20 ottobre e 10 novembre due appuntamenti de “Raccolta Funghi con il Micologo”: una passeggiata guidata alla scoperta del mondo dei funghi, accompagnati da Francesco, Guida Ambientale Escursionistica e Micologo, per imparare a riconoscere le specie più comuni, distinguendo tra funghi commestibili, non commestibili e tossici. Per raccogliere funghi eduli in completa sicurezza, in un piccolo gruppo, per un’esperienza ancora più esclusiva e personalizzata.
8. Val di Vara
In Val di Vara, in provincia della Spezia, imparerete la differenza tra i porcini di faggio e di castagno: più chiari e lunghi i primi; scuri e dal gambo rossiccio gli altri. Sesta Godano, con le frazioni di Groppo, Chiusola, Rio e Orneto è meta ambìta, a Varese Ligure l’aria buona e incontaminata della valle del biologico regala gusti eccezionali e sul Passo di Centocroci o sul Monte Gottero arrivano fungaioli da tutto il nord ovest.
9. Funghi alle Cinque Terre
Chi lo direbbe mai? Le Cinque Terre sono famose per il vino, per il mare, il pesce, ma nascondono zone adatte anche ai funghi. Sono le estremità sud orientali del parco, a Campiglia e a Volastra, borghi che hanno saputo conservare la loro tradizione contadina. Dovete cercare nelle zone più umide dei versanti al riparo della tramontana, nelle sugherete o tra i lecci: lì potrete veder spuntare il cappello violaceo di una colombina, o, con più fortuna, anche un porcino nero.